RIFUGIO DAL PIAZ – DOLOMITI BELLUNESI

ITINERARI

Nelle nostre montagne ci sono dei luoghi dove è bello tornare e, per noi, è diventato un appuntamento fisso nei primi giorni di novembre di ogni anno.

Scegliete la vostra escursione tra le possibili varianti qui proposte e lasciatevi incantare dai panorami del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, o dalla cucina del Rifugio Dal Piaz, dove i gestori sapranno accogliervi con la loro cucina e con la loro disponibilità. Questa è un’area dichiarata dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità” e il pedalarci sopra è sempre un privilegio

Arriviamo al punto di partenza di buonora, il parcheggio della famosa birreria Pedavena. È ancora buio e tutto attorno non ci sono segni di vita, dei pezzi di vetro abbandonati a terra raccontano di risate alticce, sgolate qualche ora prima.

Ora tocca a noi ad essere qui, silenziosamente imbastiamo un tè caldo con un fornellino da campo, un biscotto si tuffa dentro e ci dà un coccoloso buon giorno. 

Partiamo seguendo per poche centinaia di metri la ciclabile che costeggia il torrente Colmeda per poi proseguire su strada asfaltata. Una prima breve deviazione ci fa già capire che salire a Croce d’Aune per la strada principale, la SP 473, non è una buona idea. Infatti, arrivati al km 5,5 prendiamo a sinistra per il Monte Avena. Questa è una strada secondaria che sale regolare ed è piacevole da percorrere. La seguiamo per quattro chilometri, per poi girare nettamente a destra, su quel sentiero che tanto abbiamo aspettato. 

Pedaliamo sopra le foglie, guidando come a noi piace e, guardando in alto sulla nostra destra, possiamo già vedere lassù il Rifugio Dal Piaz. 

Vedere da qui, da dentro il bosco, quella che sarà la nostra meta fra qualche ora, ci riempie di quella sana voglia di pedalare, mista ad eccitazione per tutto il percorso che ancora dobbiamo fare.

  Ora ci aspetta un’ultima rampa impegnativa, ma breve, prima di arrivare ancora su asfalto e scendere velocemente al Passo Croce d’Aune. Il Passo è, senza ombra di dubbio, l’altro punto di partenza ideale per questa escursione, riducendone notevolmente il dislivello pedalato, che da qui, sarà solamente di 1000 metri.

Ora ci aspetta un’ultima rampa impegnativa, ma breve, prima di arrivare ancora su asfalto e scendere velocemente al Passo Croce d’Aune. Il Passo è, senza ombra di dubbio, l’altro punto di partenza ideale per questa escursione, riducendone notevolmente il dislivello pedalato, che da qui, sarà solamente di 1000 metri.

Pedaliamo su di una mulattiera meravigliosa, appagante, faticosa ma sempre ben pedalabile. Il primo tratto è nel bosco e il sentiero è tutto ricoperto da foglie. Dobbiamo aspettare qualche chilometro prima di poter ammirare qualche panorama.

Una particolarità che si può notare solo salendo è una formazione rocciosa denominata da noi “testa di scimmia”, si trova sulla sinistra, verso valle, poco dopo i primi tornanti a cielo aperto.

Dopo aver scattato qualche foto davanti a questa scultura naturale, proseguiamo con grande spirito escursionistico questa incantevole salita.

Iniziamo a vedere i grandi prati della sommità contrastati dalle guglie sottostanti. Più si sale e più i panorami incantano, e il vedere il serpentone disegnato dalla strada appena percorsa è sempre una grande soddisfazione.

Arriviamo al Rifugio ma, prima di fermarci a riposare saliamo ancora un centinaio di metri fino al Passo Le Vette Grandi.

L’accoglienza al Dal Piaz è sempre calorosa (consigliata la prenotazione) e il fermarci qui per pranzo sempre una festa.

Dopo aver trascorso un po’ di tempo in amicizia, iniziamo a preparaci per la discesa, indossando tutte le protezioni necessarie che fino a quel momento erano rimaste nello zaino.

Iniziamo subito da sotto il rifugio, con un bel taglione sul prato.

Riprendiamo la mulattiera, a sinistra, e scendiamo disegnando la montagna. Dobbiamo prestare attenzione al momento della deviazione sulla destra, che consigliamo solo a chi è dotato di una buona tecnica.

Chi non se la sente prosegue a ritroso per la via dell’andata, non c’è problema, siamo qui per divertirci, e l’appuntamento per riunire il gruppo è sei tornanti più sotto.

La discesa finale che ci riporta a Pedavena è alla portata di tutti, parecchio divertente e molto varia, l’abbiamo imparata seguendo il nostro amico e Maestro AMI MTB Giancarlo Mancini.


Possibili varianti:

1: Salire in auto e partire in Mtb direttamente dal parcheggio di Croce d’Aune, lasciando prima una macchina a Pedavena. In questo modo si diminuiscono notevolmente i metri di dislivello pedalati, portandoli a soli 1000 positivi, mentre la discesa resterà invariata.


2: L’ascesa al Monte Pavione m. 2334. Superato il Rifugio Dal Piaz e raggiunta la forcella, si prende il sentiero non ciclabile, che sale sulla sinistra verso il Col di Luna e Monte Pavione. Bici in spalla per il primo tratto, poi in cresta su trail spettacolare. Si percorre un anello in senso antiorario, ritornando per la Busa di Monsampiano e Busa di Cavaren.


3: Una semplice escursione alla Busa delle Vette, famosa per la sua flora e Malga Vette Grandi, dove da giugno a settembre è possibile anche acquistare del formaggio.